Quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna, prende la scopa, spazza la casa e cerca attentamente dappertutto senza stancarsi finché non la ritrova?

E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta".

 

In questa piccola parabola, le dramme, cioè le monetine, possiamo paragonarle a ciascuno di noi. Può succedere anche a noi di smarrirci, di perderci, forse perché tentati dalla curiosità del nuovo, del diverso, dell'attraente.
Dio, invece, è quella donna, quella "mamma" che con tanta premura, con tanto amore si mette alla ricerca di quella piccola moneta. Le dramme non avevano un grande valore monetario, ma per quella donna una sola di quelle rappresentava una grande ricchezza. Questo ci insegna che se anche possiamo ritenerci persone insignificanti, di poco valore, fragili, davanti agli occhi di Dio rappresentiamo molto, e se per mille ragioni commettiamo degli sbagli, ci smarriamo, Lui non si dà pace fino a quando non ci ritrova, per poter gioire e fare festa insieme, donandoci il suo perdono.

cfr. LUCA cap. 15 vers. 8-9